Icy Steel «Guest On Earth» [2018]

Icy Steel «Guest On Earth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
01.12.2018

 

Visualizzazioni:
1744

 

Band:
Icy Steel
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Titolo:
Guest On Earth

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Stefano "Icy Warrior" Galeano - Guitars and Vocals
Carlo Serra - Bass
Flavio "Athanor F.D.H." Fancellu - Drums
Marco Scanu - Guitar

 

Genere:
Heavy Epic Metal

 

Durata:
1h 15' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.10.2018

 

Etichetta:
Manifest Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Eagle Booking Live Promotion
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Recensione

Guest on Earth è il titolo del nuovo lavoro uscito il 26 ottobre 2018 ( Manifest Records )degli Icy Steel.
Prodotto e registrato presso gli SpaceCraft Studio di Ossi (SS) e mixato e masterizzato presso i Red Warlock Studio di Londra da Andy Mornar, ci troviamo di fronte a un album ricco di collaborazioni: David Shankle, Ralf Scheepers, Olaf Thorsen, Ross The Boss, Mike LePond, Roberto Tiranti e molti altri, oltre al contributo di Francesco Porci per l’artwork.
Le aspettative sono alte, le tematiche affrontate altrettanto: si parla di umanità e della sua storia, mica di banalità.
Non è un caso che l’ascolto duri ben più di un’ora e che ogni singola traccia risulti essere articolata; ecco quindi la riflessione che ne consegue.
Echoes in Lost in Time è un pezzo piuttosto complesso: inizia con una melodia oserei dire celtica, si sviluppa successivamente tra le note di un metal a cavallo tra power e sinfonico, termina con un soave cantato femminile che si affievolisce lasciando nuovamente spazio al violino.
Eternity of Soul inganna con una partenza quasi new age (non saprei definirla altrimenti), ma si rivela accattivante con doppia cassa, chitarra appesantita, virtuosismi vocali, una bella scoperta.
Honor and Cold Wind e Of the Gods of their Mountain sono brani molto vicino al metal più classico, ho apprezzato molto gli stacchi di chitarra che sanno donare quel tocco in più all’insieme.
Inhabitants of the Solitary Island si presenta con una cornamusa, subentra un sound più heavy che non spingerà mai ad alta velocità, risultando maggiormente introspettivo, interessante ed equilibrato l’intreccio vocale che ne sovviene quasi a metà del terzo minuto. Discorso analogo per With My Horse dry Land, brano melodico che si fa apprezzare per la sua struttura dinamica in continuo divenire, senza risultare mai pesante, anzi.
Spirit of the Eagle parte con un breve monologo in una lingua straniera antica (nativi americani?), anche qui si respira molto heavy metal classico con la caratteristica orecchiabilità che non banalizza il risultato finale, simpatico il fischiettio finale.
Technology of the ancient Gods è piuttosto particolare, arabeggiante in determinati punti come l’inizio e il cantato, dritta nel suo proseguo.
The Calendar non è la song migliore dell’album, sebbene il suo livello sia comunque buono, ho preferito di gran lunga The Empire and the Glory nel suo essere epica, con un power deciso ed energico ben calibrato.
In sostanza, cosa posso aggiungere? Guest On Earth è un’opera carica di musica e di racconti, ma anche di amicizia tra tanti artisti che hanno voluto raccontare qualcosa e dare un loro contributo. Per la lista completa di chi ha collaborato in questo disco, vi rimando al sito ufficiale della band.
Oggettivamente, è un disco di alto livello, suonato molto bene e con passione, complicato e denso, ma non in maniera eccessiva o pomposa. Il risultato è notevole, apprezzabile dai più, soprattutto dagli amanti del genere epico, sebbene ho riscontrato anche elementi più classici e power.
Ve lo consiglio con piacere perché chi lo suona ci ha messo l’anima ed è riuscito in una bella impresa.

Track by Track
  1. The Inhabitants of the Solitary Island 80
  2. Technology of the Ancient Gods 80
  3. Eternity of Soul 80
  4. Echoes Lost in Time 80
  5. The Calendar (The Beginning of the End) 70
  6. Of the Gods and their Mountain 80
  7. The Empire and the Glory 80
  8. Honour and Cold Wind 80
  9. With my Horse and Dry Land 80
  10. Spirit of the Eagle 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
79

 

Recensione di reira pubblicata il 01.12.2018. Articolo letto 1744 volte.

 

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